l’associazione ARTICOLO 97 promuove un “tavolo tecnico” per la definizione dei rapporti tra “politica” e “gestione”
I recenti fatti di cronaca hanno messo in evidenza un problema mai risolto nelle pubbliche amministrazioni italiane: il rapporto tra “politica” e “gestione” che molto spesso si esprime nelle forme del conflitto tra le due componenti, recando così danno, sia all’immagine che al funzionamento del sistema amministrativo italiano.
Probabilmente la ragione prima è da ricercare nell’errata affermazione per la quale le due componenti dovrebbero operare come corpi “separati”, interpretando così in modo inesatto e fuorviante ciò che le norme definiscono, invece, come “distinti”, all’interno della stessa istituzione, per il perseguimento degli stessi fini e soprattutto, dell’interesse collettivo.
La distinzione tra i ruoli, che non è “separazione” e che peraltro non è prevista nella nostra Carta costituzionale, richiede la necessaria responsabilizzazione di ogni protagonista dell’azione amministrativa, assicurando una visione unitaria e funzionale del sistema, consentendo una reciproca integrazione per il conseguimento delle finalità e degli obiettivi istituzionali.
Il tema è emerso in modo prepotente a seguito di vicende sulle quali non intendiamo entrare, proprio per il rispetto che si deve alle istituzioni e la necessità che si avvii, in tutte le componenti del sistema amministrativo, il recupero del “senso dello Stato”, al di fuori dei meccanismi dello scontro politico.
L’associazione ARTICOLO 97, costituita allo scopo di promuovere il buon andamento e la funzionalità dell’azione amministrativa, ritiene che la disciplina del rapporto tra “politica” e “gestione” rappresenti, ormai un’emergenza per il Paese.
L’attuale modello, disegnato circa venti anni fa, derivava dalla necessità di fornire una risposta a quel periodo oscuro del nostro Paese, definito come “tangentopoli”. La soluzione proposta, in quel tempo, che non ha portato gli effetti sperati, ha introdotto un sistema caratterizzato da diffidenza reciproca che ha spogliato le pubbliche amministrazioni del “vertice”, in quanto tale, distribuendo tale funzione tra tutta la dirigenza, con oggettive difficoltà, sia di coordinamento, sia di riconoscimento delle responsabilità in ordine alle scelte adottate, sia di individuazione delle responsabilità, come si evince dalle contrastanti pronunce giurisprudenziali.
Basti pensare che una delle conseguenze di tale scelta è stata la soppressione del “ricorso gerarchico” che esercitava, per i cittadini, un importante ruolo nel riesame degli atti ritenuti illegittimi, consentendo l’adozione immediata di rimedi e limitando notevolmente il ricorso alla giustizia amministrativa. Insieme a ciò si è avuto anche l’effetto distorto della proliferazione di atti che pur essendo irregolari o illegittimi (anche in ambiti delicati come l’urbanistica o i contratti pubblici) non possono essere revocati da alcuno, né se ne può ordinare la revoca, in assenza di uno specifico istituto e continuano a produrre i loro effetti, in contrasto con il principio del “buon andamento dell’azione amministrativa”.
L’assenza di una chiara definizione dei ruoli, inoltre, ha portato all’estremizzazione dello scontro che vede la componente politica, in qualche caso, esprimersi con prepotenza e annunci di rimozione in caso di dissenso e la componente gestionale, come risposta, adottare una linea conservativa con argomentazioni orientate a limitare o bloccare l’azione amministrativa.
Per questa ragione, allo scopo di individuare un modello funzionale che assicuri una corretta cooperazione tra il vertice politico e i funzionari, evitando il manifestarsi di derive che paralizzino l’attività amministrativa, l’associazione ARTICOLO 97invita il Governo e in particolare il Ministro della Funzione Pubblica a volere prendere in considerazione l’esigenza di una corretta formulazione dei rapporti tra “politica” e “gestione”, anche differenziandone i modelli, in relazione alle diversità delle Amministrazioni pubbliche o individuando diverse modalità di intervento in relazione alla diversità degli atti e dei provvedimenti, a seconda che siano di regolamentazione, di concessione, di autorizzazione, ecc.
L’Associazione ARTICOLO 97, allo scopo di fornire un’occasione di confronto sereno e rispettoso, tra gli operatori del sistema amministrativo, annuncia di avviare un “tavolo tecnico” finalizzato al confronto tra tutte le componenti delle pubbliche amministrazioni e alla raccolta di informazioni e proposte da presentare agli organi di Governo, auspicando che possano essere accolte per promuovere il miglioramento delle azioni delle pubbliche amministrazioni.
Il Presidente dell’Associazione “Articolo 97”
Santo Fabiano
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